Abbiamo celebrato il nostro primo #ramosday. Perchè? Un po’ lo abbiamo spiegato quando abbiamo iniziato a far girare la voce: Mario Ramos è uno degli autori più divertenti e vicini all’immaginazione dei bambini che conosciamo. Da lettori e librai lo abbiamo sempre apprezzato e quando tra le librerie cleio è iniziata a circolare l’idea di dedicargli un giorno di letture vetrine e laboratori, l’entusiasmo e l’adesione istantanea ci sono sembrati la miglior risposta alla domanda.
Ma perché? cioé perché un giorno di letture in cui leggere tutti lo stesso autore? Oggi riproponiamo questa domanda perché a vederle insieme, tutte di seguito, le foto delle letture nelle varie librerie indipendenti sparse in tutta Italia ci sembra di poter dare una risposta chiara e nitida: perché non c’è un modo migliore per far crescere lettori e diffondere la lettura come piacere che leggere insieme. Le foto parlano: le libraie e i librai di cleio in mano hanno gli stessi libri e i volti (o le spalle!) dei loro ascoltatori piccoli e grandi la stessa espressione assorta. Idealmente sono un coro. Un coro di librai che usano fantasia, manualità e gestualità per coinvolgere il loro uditorio, reinventano la storia a ogni lettura perché sia viva nella testa dei loro ascoltatori. Un coro di lettori che scoprono o riscoprono che una bella storia non è necessariamente sempre la stessa storia, non si accantona in uno spazio privato ma la si può condividere con gli altri, un gesto “sociale” o social, come piace dire ai bene informati, facendo del libro stampato non la fine del lavoro di un autore/illustratore/editore ma il punto di partenza per l’immaginazione e la condivisione. Andare in libreria ad ascoltare una storia di Ramos e tornare a casa con un nuovo libro, lo stesso o di un altro autore non importa, in posti diversi d’Italia, si può fare. Siamo un coro, di lettori e librai.
